7 RIPOSTE per 7 DOMANDE

  1. Pubblicate romanzi veri, cioè in cartaceo?

  2. Li mandate concretamente in libreria?

  3. Organizzate presentazioni dei vostri autori?

  4. Dopo aver ricevuto un manoscritto, date una risposta in tempi umani?

  5. La correzione delle bozze viene fatta in tempi umani ?

  6. È corretto il principio mutualistico, quindi: quanto costa diventare vostri soci?

  7. Può essere che un buon romanzo, con buone possibilità di vendite, cioè con una buona promozione da parte dell'editore, io a 61 anni non posso vendere alle mie zie perché non le ho più, venga esentato dal pagare la quota associativa?


Un autore ci ha posto queste domande inerenti alla nostra attività e, poiché pensiamo che le risposte possano interessare a tutti, rispondiamo pubblicamente.


  1. Pubblichiamo soprattutto in cartaceo. La vendita degli ebook costituisce una parte importante del nostro fatturato, ma nel tempo abbiamo constatato che favorisce alcuni generi rispetto ad altri, e non per nostra volontà.

  2. Li mandiamo concretamente solo alle librerie che dimostrano di avere un effettivo interesse per quel titolo; le altre possono ordinarlo attraverso i nostri distributori. Creare dei conto vendita a casaccio, forzando i librai a prendere libri che non vogliono, per un piccolo editore equivale a un vero e proprio suicidio economico, come dimostrano i fallimenti di chi ci ha provato.

  3. A volte le organizziamo, in collaborazione con associazioni, biblioteche e librerie; ma la cosa più importante è che forniamo la massima collaborazione all’autore quando costui si muove in prima persona. Come si suol dire: aiutati che il ciel, anzi l’editore, ti aiuta. Il principio mutualistico, di cui parla lei e che chiariremo più avanti, serve proprio a questo scopo.

  4. Dipende da cosa intende lei per tempi umani: di norma cerchiamo di non superare i due mesi, ma quando un testo ci colpisce già dalle prime righe, a volte rispondiamo in pochi giorni.

  5. La correzione bozze è relativamente veloce ed avviene entro una ventina di giorni, un mese al massimo; ma l’editing, come saprà, richiede molto più tempo, a volte anche più di un anno. Negli ultimi anni però, a causa del molto lavoro, abbiamo smesso di eseguire editing strutturali così lunghi e quindi accettiamo solo manoscritti per i quali possa bastare un editing di rifinitura.

  6. Diventare soci in termini di denaro non costa nulla, perché la quota associativa di € 25,00 è un pro forma imposto dalla legge e, sempre per legge, va restituita nel momento in cui il socio si dimette.

  7. Chiariamo bene un concetto: per pubblicare con Aporema non è obbligatorio diventarne soci, tant’è vero che la maggior parte dei nostri autori non sono soci, così come alcuni nostri soci non hanno ancora pubblicato nulla con noi e non è detto che lo facciano in futuro. Quindi non c’è bisogno di alcune esenzione: se un romanzo merita lo pubblichiamo punto e basta.


Infine due paroline riguardo al principio mutualistico e alla tanto sbandierata promozione.

Si sceglie di diventare soci di una cooperativa editoriale solo quando si vuole davvero intraprendere un percorso di crescita in questo settore, ma per farlo è necessario innanzitutto chiedere a se stessi cosa si può offrire a questo tipo di sodalizio in termini di collaborazione, prima di pretendere qualcosa in cambio. Se si è convinti di sapere già tutto e non si è disposti a dare nulla, meglio limitarsi a scrivere e a proporre i propri lavori: non c’è nulla di male in questo.

Ma se davvero si vogliono capire i meccanismi che regolano l’editoria, una delle prime verità che si imparano è questa: la promozione libraria, nell’asfittico mercato italiano, è una chimera, perché, tranne rarissimi e specifici casi, è praticamente impossibile rientrare delle cifre investite in pubblicità. Certo, si partecipa a fiere, mercati e manifestazioni varie, si organizzano presentazioni – come si diceva prima – consapevoli però che, nella migliore delle ipotesi, si copriranno a malapena i costi. Quindi un consiglio: credete a chi vi prospetta la dura realtà e non fidatevi da chi vi promette la luna, a meno che non vi vogliate accontentare di una luna di cartone dipinta male.