PERCHÉ GLI EDITORI NON RISPONDONO

"Volete che l’editore vi risponda?"
Nei primi mesi della nostra attività editoriale ponemmo la stessa domanda nel più seguito tra i forum di scrittori. Ricevemmo riscontri inattesi che, insieme a un’altra serie di fattori, ci indussero a cambiare la nostra procedura riguardo alla gestione delle proposte editoriali.
Dovete sapere che, essendo la nostra cooperativa formata in buona parte da autori, ritenevamo fosse giusto fornire una sintetica motivazione a tutti i nostri rifiuti. Accadeva però che la maggior parte di chi otteneva la nostra risposta non dava atto di averla ricevuta, e questo ci poteva stare; una minima parte rispondeva ringraziando e scrivendo che avrebbe fatto tesoro dei nostri consigli, e questo ci piaceva e ci spingeva a continuare; una consistente terza parte rispondeva piccata, offesa dai nostri pareri non richiesti, dando fuoco a una polemica infinita e attuando tutta una serie di ripicche e meschine vendette trasversali… e questo era proprio intollerabile.
Da allora continuiamo a rispondere a tutti coloro che ci inviano i loro manoscritti, perché lo reputiamo un doveroso atto di educazione, ma senza fornire motivazioni e ricorrendo alle solite, purtroppo neutre, formule di rifiuto.
Ci sono però autori ai quali non vanno bene neanche tali formule e che rispondono con battutine e insipida ironia alle nostre email. Comprenderete dunque perché la maggior parte delle altre case editrici non dia mai riscontro ai vostri invii. Perdurando certi comportamenti, obtorto collo, ci vedremo presto costretti a imitarle.
E per noi sarebbe davvero una sconfitta.