GENS VAGA - Luigi Mattioli
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“Gens Vaga” è la suggestiva descrizione che Tito Livio, con solo due parole, fece dei Cimbri, popolo errabondo e avvolto nelle nebbie indefinite della leggenda.
Cimbri e Teutoni, forse a causa di una serie di catastrofi naturali e comunque spinti dal desiderio di raggiungere una nuova “terra promessa”, partono dallo Jutland intorno al 120 avanti Cristo.
Discendono il corso dell’Elba, sono respinti dai Celti Boi, e nell’anno 113 vengono a contatto con i Romani, nell’attuale Austria. È l’inizio di una scorribanda che sconvolgerà l’Europa intera, fino a minacciare la potenza capitolina.
Non possiamo sapere cosa sarebbe successo se non fosse intervenuto Gaio Mario, homo novus, a prendere in mano le redini dell’esercito romano.
Resta il fatto che la guerra cimbrica è uno dei conflitti più pericolosi, e inspiegabilmente meno trattati, di tutta la storia di Roma.
Le parole dei grandi storici, da Plutarco a Mommsen, da Livio a Valgiglio, conferiscono a questa vicenda una connotazione epica, romantica, indimenticabile.
È una storia che non si può ridurre a quel breve cenno che compare sui libri di scuola, perché grandi sono i suoi protagonisti.
Pava nunc civitas, sed gloria ingens, ci ricorda Tacito. Un popolo ora insignificante, ma ricco di gloria.
ISBN versione cartacea 9788894218275
ISBN versione ebook 9788832144062
Categoria Saggio Storia Antica